Sono infatti 25 milioni di gigabyte di dati che il giudice Liam O’Grady si sarebbe rifiutato di distruggere, e, per ora sono salvi.
Il rifiuto è diretto al governo che avrebbe già effettuato il back-up dei dati e che quindi aveva autorizzato la loro distruzione.
Il costo per mantenere tale quantità di dati sui server di Carpathia, l’azienda che ha in hosting Mega-upload, è di 9000 dollari al giorno. Mega-upload non può affrontare il costo in quanto i conti bancari son stati messi sotto sequestro.
L’accusa rivolta a Mega-upload è di facilitare la violazione del copyright incoraggiando i suoi 66 milioni di utenti a depositare e scaricare file coperti da diritti d’autore.
per saperne di più: WIRED